Il metodo

EMDR e Gestalt

EMDR – Curare Le Ferite Dell’anima

Quando superiamo esperienze molto difficili avviene ciò che è ormai dai più conosciuto come “crescita post-traumatica”.

Se però il sistema nervoso non riesce ad elaborare esperienze vissute come negative, perché ciò che è successo è davvero “troppo” per lui in quel momento, ecco che l’ EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing) può essere un valido aiuto nel facilitare il processo di elaborazione.

L’EMDR è un trattamento psicoterapeutico originalmente rivolto ad alleviare lo stress associato ai ricordi traumatici, ha una abbondante letteratura clinica ed empirica che ne avvalora la scientificità.

La sua efficacia è stata riconosciuta dall’American Psychological Association, American Psychiatric Association, dall’Israeli Council for Mental Health e da molte altri Enti Internazionali di Medicina, Sanità e Salute Mentale.

Tutti noi nel corso della vita abbiamo delle esperienze traumatiche con la “t” minuscola (anche un professore che ti sgrida davanti a tutti o l’essere stati lasciati, è traumatico se per te lo è stato…!) o con la “T” maiuscola (terremoti, catastrofi, lutti, divorzi, abusi, maltrattamenti… e quant’altro).

Il nostro sistema nervoso di fronte a queste esperienze, rimane come spaesato, disorganizzato, ha bisogno del tempo per ritrovare l’equilibrio. Quindi il nostro cervello ha la capacità innata di elaborare delle esperienze traumatiche, negative, stressanti.

Ma a volte non ce la fa, specie quando la “portata emotiva” di quell’evento per noi in quel momento è davvero “troppo”. L’elaborazione si blocca, il ricordo, le emozioni, le sensazioni ed i pensieri negativi legati a quel ricordo si “congelano” per riattivarsi nel presente quando un altro evento, anche minimamente, si lega lì, a quel primo evento. Anche se al momento non lo ricordi.

Bene. L’EMDR facilita il naturale processo di guarigione, fa in modo che la riorganizzazione del ricordo avvenga in modo funzionale, cioè passi dal cervello emotivo al cervello cognitivo e rimanga solo un ricordo, senza causare più disturbo o sofferenza.

In altre parole, dopo un trattamento con EMDR le persone ritornano ad essere come prima del trauma, libere di essere di nuovo se stesse. In molti casi riferiscono di sentirsi più forti, cresciuti e più in grado di contare su se stessi e sulle proprie capacità.

Proprio per questo secondo aspetto, l’EMDR, viene considerato un valido aiuto nelle prestazioni d’eccellenza, per gli sportivi e/o gli attori.

Per quali disturbi: depressione, ansia e attacchi di panico, traumi, lutti, separazioni e divorzi, abusi, disturbi alimentari.

Non ha controindicazioni, ed è utilizzato anche con bambini ed adolescenti.

Attenzione però a chi vi rivolgete: lo psicoterapeuta esperto in EMDR è una persona che ha seguito un iter formativo certificato ed ha effettuato le obbligatorie ore di supervisione.

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La psicoterapia della Gestalt

La psicoterapia della Gestalt si sviluppa agli inizi degli anni ’50 del secolo scorso, dal lavoro di Fritz Perls (1893-1970), medico ebreo di origine tedesca, il quale, per sfuggire alle persecuzioni naziste, emigra inizialmente nel sud Africa (dove apre con l’aiuto di E. Jones, l’Istituto Sudafricano di Psicoanalisi) e successivamente si trasferisce a New York. Una volta stabilitosi negli Stati Uniti fonda nel 1952 il Gestalt Institute of New York.

La prospettiva della Gestalt è riassunta da Perls in quattro parole: Io e Tu, Qui e Adesso. L’espressione “Io e Tu”, indica la relazione autentica fra terapeuta e paziente, con l’idea guida di un rapporto terapeutico creativo che rispetta la singolarità di ogni essere umano.

La Psicoterapia della Gestalt ha come obiettivo far sì che la persona divenga consapevole della “sua propria forma”, del suo modello e della sua interezza tramite l’integrazione di tutti i suoi aspetti, soprattutto di quelli meno consapevoli.

La routine, il pantano, i circoli viziosi, le fissazioni, i comportamenti ripetitivi, la noia e l’angoscia, tutto ciò è l’effetto di una gestalt incompiuta, qualcosa rimasto in sospeso per molto tempo, che impedisce di accedere al nuovo, o semplicemente di apprezzare il presente

La terapia è centrata su tentativi di allargare la consapevolezza del sé delle persone mediante l’uso delle esperienze passate, dei ricordi, degli stati emotivi, delle sensazioni corporee etc., affinché l’individuo possa far emergere liberamente tutte le proprie potenzialità rimaste, fino a quel momento, sopite o represse. Tutto ciò che può contribuire a migliorare la consapevolezza dell’individuo è una parte consistente del processo terapeutico.

Una caratteristica fondamentale della psicoterapia della Gestalt consiste quindi nel metodo operativo che si fonda prevalentemente sull’esperienza (anche attraverso l’utilizzo di alcune tecniche), sia nel comprendere i problemi del paziente che nella scoperta ed esplorazione delle possibili soluzioni. Ogni piccolo cambiamento viene vissuto in terapia come una esperienza viva, dove il paziente ha la possibilità di esplorare le soluzioni ai suoi problemi non solo attraverso comprensioni intellettuali e razionali ma anche grazie ad una comprensione di tipo fenomenologico che include emozioni ed esperienze corporee.

Ciò a cui miriamo è la maturazione della persona, rimuovendo i blocchi che le impediscono di camminare con le proprie gambe (F. Perls)

Paolo Quattrini

Fondatore dell’IGF – Istituto Gestalt Firenze

Adriana Vallone psicoterapeuta

SEDE

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Casarano (LE)

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