Lo psicologo… Questo sconosciuto!

Lo psicologo… Questo sconosciuto!

… secondo me dovresti andare da qualcuno che ti aiuti, forse uno psicologo… ”
…. Io dallo psicologo??? E mica sono pazzo!!”

Questo è sempre, battuta più, battuta meno, quello che succede quando noi stessi pensiamo o qualcuno ci suggerisce di andare da uno psicologo.

Come se avere una qualche difficoltà nella vita volesse dire esclusivamente che si è pazzi. Che poi la pazzia cos’è, qual è?

Le difficoltà che ci portiamo dietro, che ci zavorrano e ci impediscono di andare avanti nel quotidiano, le piccole nevrosi che ci allontanano dalla nostra vita di relazione, un senso di malinconia e tristezza che ci fa vedere tutto nero e ci fa perdere contatto con la nostra vita… questo è pazzia?? Bè, se questo lo fosse, forse bisognerebbe mandare in terapia tutta la popolazione!!!

Spesso quello che circonda lo psicologo e la sua attività è un’aura di mistero, di paura, con un accenno di stregoneria… non poche volte alcuni pazienti mi hanno contattata e prima di venire mi hanno chiesto “che si fa” dallo psicologo, come si svolge… certo, se prendi appuntamento con un dermatologo non chiedi, né con un dentista, neanche con un otorinolaringoiatra!!! Magari il nome non chiarifica la funzione o la parte trattata (es: il fisiatra, che farà?), ma comunque nessuno a questi medici chiede mai: “ dottore io vengo, ma che si fa?

Qualcuno mi ha anche chiesto se leggo nella mente… certo, solo dopo aver trasformato i sassi in oro. In entrambi i casi credo che sarei davvero molto ricca.

Insomma, lo psicologo. È chiaro: non c’è imposizione delle mani, niente di magico o misterioso.

Psicologo e paziente sono due persone che si incontrano e in questa relazione una delle due ha delle competenze in più per aiutare l’altro ad aiutarsi in un momento difficile della propria vita. Nello studio, almeno nel mio, ci sono due poltrone, un tappeto e dei tavolini. E di sicuro, due persone.

O più se viene una coppia o una famiglia. Si va dallo psicologo per un momento particolare della propria vita, quando senti che tutto sta crollando, che il peso di certi tuoi atteggiamenti non è più sostenibile, che certi tuoi modi di essere e di pensare, non sono più funzionali, anzi ingombrano e frenano e pesano.

Questo può accadere anche nella coppia, nell’intero nucleo familiarequando prima si andava d’accordo, adesso c’è qualcosa che non va… parliamo parliamo, ma in realtà non risolviamo niente”. E soprattutto dallo psicologo non si va per sempre.

Dottoressa, quanto tempo ci vuole?” “Ci vuole il tempo che ci vuole” Dipende da quanto si è disposti a mettersi in discussione, a “rivisitare” certe aree, zone, modalità della propria esistenza quotidiana che ci incastrano, ci immobilizzano e non ci permettono di vivere appieno quello che abbiamo: quando diventiamo comparse nel film della nostra vita. Si può evolvere ed essere attori, protagonisti della nostra storia, della nostra vita.

Magari vinciamo l’Oscar sul palco, invece di guardare i titoli di coda in sala…!